Guardo il disegno e comprendo che sono veramente davanti a un VOLUME, ma non nel senso di LIBRO, ma proprio nel più squisito senso geometrico del vocabolo: la sfera dell’Universo pitagorico, la sfera del poema dantesco, una sfera in proiezione piana. Sono davanti al mandala più incredibile che abbia mai visto in vita mia. I Mandala… col loro cerchio e i quadrati e i triangoli… rappresentano il simbolismo magico dell’Universo, nella costruzione entro il cerchio eterno della ruota della vita. Diffuso nella maggior parte delle religioni, riconducono l’uomo al Creatore, al Divino: Greci, Egizi, Navaho e i monaci buddisti tibetani hanno costruito Mandala. Anche il cristianesimo ha contribuito a inserire magnifici Mandala nelle finestre di vetro e nei rosoni delle chiese e delle cattedrali (uno dei più famosi è il Rosone Nord della cattedrale di Chartres in Francia).
Con splendidi mosaici sono decorate anche le moschee musulmane. I Mandala sono antiche immagini magiche, simboliche, strumenti visivi meravigliosi per la meditazione, portano prosperità e buon auspicio e sono essenzialmente veicoli per la concentrazione della mente, che ha così la possibilità di liberarsi dalle sue catene abituali. Il loro alto valore terapeutico – come ci ha insegnato lo stesso Jung – consiste proprio nel proiettare i propri complessi mentali nel reticolo cosmico del Mandala, esorcizzando così la propria mente che si libera di tutte le sue ossessioni. L’intento è di portare l’uomo a trovare il suo centro.
L’universalità del Mandala, a partire dalla terra che è un mandala vivente, si rispecchia in una struttura di unicità: il principio del centro. Il centro (il numero 1 pitagorico) sta a simbolo della potenzialità eterna, nel centro giace l’eternità, inesauribile sorgente dalla quale tutti i semi hanno origine.
Il termine Mandala deriva dal sanscrito e significa Cerchio o Centro. Parola costituita da due parti, Manda che significa Essenza e La che può essere tradotto in Contenitore e quindi può anche significare Contenitore dell’Essenza. I Mandala stimolano inoltre la creatività, la percezione, l’immaginazione e la fantasia e ci aiutano a far emergere le nostre emozioni.
E si potrebbe anche dire che anche la Commedia stimola la creatività la percezione la fantasia… Posso azzardare? Sono davvero arrivata a sfiorare l’Essenza del Poema?
È questa la sua Geometria Occulta, che oscilla tra finito e infinito, e che ci restituisce il Poema finalmente per quello che è: immisurabile!
Guardo il disegno, spero di entrarci dentro. Di liberarlo dal dolore della seconda dimensione. Di farlo esplodere nell’aria, che salga al cielo in fretta e che dentro di sé – finalmente – risucchi l’Universo… e che poi si faccia movimento di eterno respiro, e che l’Universo dal disegno esca e poi rientri di nuovo, espirando inspirando…
da DANTE E LA STELLA DI BARGA